Berlino è sempre stata uno dei miei sogni nel cassetto. Viverci?
Lavorarci? Visitarla? Di certo avrei voluto visitarla e l’ho fatto! Ricordo che
anche al primo anno di Università, durante il corso di Storia dell’Architettura,
si raccontava di Berlino. Da quel momento mi sono promessa di “incontrare” la
capitale tedesca che annovera diversi esempi di architettura classica e moderna
di tutto rilievo. Sebbene abbia dei rimpianti per le cose che ho dovuto
trascurare nel breve soggiorno a disposizione, ho fatto delle scelte dettate dalle
mie preferenze.
Consiglio a tutti vivamente di percorrere a piedi la città almeno per un giorno. Passeggiare a
Berlino semplicemente guardandosi intorno ne lascia percepire la storia, quella
di una città ancora oggi tra i più grandi cantieri d’Europa che conserva, al
contempo, le “tracce della divisione” i
cui “resti” sono ancora evidenti, come la
Galleria del Lato Orientale (East Side Gallery), il maggior
tracciato rimasto in posizione originale del Muro di Berlino, interamente
ricoperto di graffiti riguardanti il tema della caduta del muro.
Passeggiare in città attraversando
la storia di Berlino è il viaggio del viaggio che consiglio, dopo il quale, suggerisco di segnare sul
vostro percorso delle tappe obbligate, tra queste, senza dubbio, quella del Palazzo del Parlamento (Reichstag-Bundestag) in piazza della
Repubblica, progettato da Paol Wallot, la cui cupola fu
drasticamente danneggiata durante la guerra e ricostruita dall’architetto
inglese Norman Foster.
La cupola, che
copre la sala del Parlamento, presenta al centro un enorme imbuto vetrato nel
quale è presente un impianto di recupero di calore che riscalda l’edificio. Non
molto distante è il simbolo della città, la Porta di Brandeburgo (Brandeburger
Tor) a confine tra i quartieri Mitte e Tiergarten.
Gli appassionati di
arte e architettura non possono tralasciare l’Isola dei Musei (Museumsinsel),
nel quartiere Mitte, che comprende cinque musei di fama mondiale, il Museo di
Pergamo, il Museo Bode, il Museo Nuovo, la Vecchia Galleria Nazionale e il
Museo Vecchio. Tra questi, dato il poco tempo disponibile, ho scelto di
visitare il Museo di Pergamo (Pergamonmuseum) il cui nome deriva da
“Pergamo”, antica città Turca in cui
sono state trovate gran parte delle opere esposte e il Museo Nuovo (Neuesmuseum)
danneggiato durante la guerra, ricostruito in parte e restaurato da David Chipperfield, in cui, oltre a
poter ammirare tutte le opere contenute, è possibile
osservare un intervento di restauro culturalmente consapevole e tecnicamente
avveduto dei corpi di fabbrica, in cui sono chiaramente distinguibili, anche ai
meno esperti, le parti di nuova costruzione da quelle originarie parzialmente
contraddistinte dai “segni” della distruzione, evidenti, tra gli altri, nel
nerofumo delle colonne della grande hall centrale.
Vi consiglio inoltre di
andare a vedere il Memoriale dell’Olocausto (Holocaust-Mahnmal) situato nel quartiere Mitte, progettato da
Peter Eisemann, lo riconoscete subito dai quasi 3000 blocchi di cemento di
dimensioni differenti disposti su un piano ondulato che creano un labirinto. Proseguendo
la passeggiata vi consiglio di entrare nel
Centro Documentazione, situato al piano sotterraneo del Memoriale, che fa
da vero e proprio luogo del ricordo contenendo
un’ esposizione permanente che racconta l’orrore dell’Olocausto.
Molti eventi Berlinesi sono legati alle piazze cittadine, vi
consiglio di raggiungere Postdamer Platz, porta di accesso alla
nuova città costruita, in cui emergono il Daimler Chrysler di Kollhoff, la Torre della Sony e il
Palazzo per uffici progettato da Renzo
Piano e di dare uno sguardo ad Alexanderplatz,
considerata storicamente il centro della parte orientale della città,
originariamente area per il mercato di bestiame, che assunse poi il nome odierno
in onore della visita dello zar Alessandro I a Berlino.
Se siete amanti delle viste mozzafiato fate un salto sulla Torre della Televisione (Televisiontower) che svetta
elegantemente su Berlino, oltre ad essere un’ eccezionale opera di alta ingegneria.
Sebbene sia un architetto, consiglio agli amanti degli animali come me di dedicare alcune ore
allo zoo (Zoologischer Garten), uno dei più grandi della Germania ed anche uno dei
più forniti, ne vedrete delle belle!
Alcuni suggerimenti
Il senno di poi mi suggerisce di darvi alcune indicazioni per
il viaggio:
- - Pianificate
un viaggio di almeno 5 giorni a
Berlino e riuscirete a vedere gran parte della città.
- - Dopo
aver compiuto, come vi suggerivo, un giro a piedi della città, acquistate la Berlin welcome Card che oltre a
fornirvi alcuni sconti sui prezzi dei biglietti di accesso ai monumenti e ai
musei, vi consentirà di utilizzare gran parte dei mezzi disponibili ed ottimizzare
i costi delle trasferte.
- - Acquistate
i biglietti di ingresso ai monumenti e
musei, comodamente on-line, così eviterete le lunghe attese.
- - Servitevi
delle efficientissime audioguide
presenti all’interno dei musei e dei monumenti che scegliete di visitare, vi
guideranno in maniera mirata e confortevole alla conoscenza di ciò che
osservate.
- - Macchina fotografica alla mano, ne avrete bisogno!
Il miglior consiglio
che posso darvi però è quello di visitare Berlino sapendone vedere anche quello
che non c’è più,
sapendone intuire la realtà vera in cui i monumenti e gli eventi della città
sono delle cicatrici sul volto della storia berlinese con una forte ed intatta
capacità evocativa. Vi accorgerete che Berlino non è solo ciò che appare ma è,
più di tutto, una città nella quale è visibile anche ciò che
non c’è più e che si è cercato di cancellare.
Romina Muccio